Notizia dell’ultimora: il governo ha deciso di chiudere ancora prima di cominciare il progetto di apertura di nuove centrali nucleari.
Bene, e vissero tutti felici e contenti. Così non abbiamo il nucleare in casa (scelta condivisa da me visto come facciamo le cose in Italia, soprattutto visto che siamo su un territorio altamente sismico). Chi si è battuto in questi mesi, è contento e si può rilassare…
Si, bene… ma ci sono due piccoli problemi:
1) Leggo testualmente dall’emendamento: “"Al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche mediante il supporto dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, sui profili relativi alla sicurezza nucleare, tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione Europea, non si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare".
Cosa significa questo sproloquio? Che PER ADESSO non procederanno: questo non vuole dire che tra qualche mese, adducendo che si sono trovati sistemi infallibili, non si torni alla carica! E qui, si arriva al punto due:
2) Perché questa uscita, ora, dopo aver sproloquiato a destra e a manca che abbiamo assolutamente bisogno del nucleare? Dopo che si sono tolti i finanziamenti per l’acquisto di pannelli fotovoltaici e affini? Dopo che si è addirittura chiesto a Veronesi di diventare il “ministro per il nucleare”? Non lo so, ma visto che si dice che a pensare male ci si prende….
Il programma nucleare è stato “messo sulla graticola” perché in giugno (ricordo il 12), si doveva fare votare il popolo su questa scelta. Probabilmente si era 50 – 50 come gradimento. Poi , è capitato il fattaccio in Giappone. La fazione per il no al nucleare si è ingigantita sull’onda della paura e buona parte delle persone sarebbe andato a votare, più del 50% degli elettori…. E giacchè si è li, perché non votare anche per gli altri tre quesiti???
Ed è questo che fa paura! Non i due quesiti sull’acqua (che ricordo sono contro la privatizzazione dei bacini di raccolta e degli acquedotti e contro la possibilità che si dà ai privati di stabilire aumenti di tariffe dopo averli giustificati con investimenti) che al massimo possono fare arrabbiare qualcuno intenzionato a fare business in un campo fondamentale per l’uomo, ma quello che interessa di più il Silvio: quello sul legittimo impedimento! Ovvero contro la legge, nota come legittimo impedimento, che consente agli avvocati di una carica pubblica di ritardare le udienze in tribunale del loro assistito, per motivi istituzionali.
Rimanendo il referendum sul nucleare, la gente sarebbe andata a votare. Ora, si punta sull’astensionismo, in modo da non arrivare al quorum e far crollare le possibilità di scelta del popolo.
Quindi amici, non facciamoci fregare! Andiamo comunque a votare, qualunque sia la scelta che si fa! E’ l’unica possibilità che abbiamo per farci sentire e dire la nostra!!!