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venerdì 11 novembre 2011

Sotto attacco

Quante volte in questi giorni si è sentito parlare di un’Italia sotto attacco?
Purtroppo l’Italia non è l’unica! Ultimamente io stesso mi sento parecchio sotto attacco!
Sarà senza ombra di dubbio il tempo e il cambio di stagione che mi ammazza tutti gli anni, saranno per i continui casini e contrattempi che ci sono tutti i giorni; insomma: è un periodo complicato.

Non preoccupatevi: nessun problema a casa! Ma ci sono giorni in cui ci sono talmente tanti contrattempi che il girar di palle e i pensieri si sommano tanto da diventare una barriera difficile da sormontare.

E quando ci sono dei periodi così neri (a proposito, come sempre c’è chi sta peggio: quindi da queste pagine vorrei dare un abbraccio forte a due miei carissimi amici che stanno passando tanti problemi pure loro), è facile che tutto vada sempre più a rotoli e la vista si veli di quel pessimismo che non ti fa vedere le cose positive o le cose che ti fanno tirare un po’ il fiato.

Comunque visto che va così, oggi mi voglio sfogare! E quindi vorrei dire la mia su alcune cose che in questi giorni si leggono sui giornali!
Virtus: Sabatini vende, la squadra perde i pezzi… Siamo all’inizio del campionato e senza Homan e McIntire… o qui si va pesantemente sul mercato o la vedo nera! Ma, chi ci va sul mercato? Una persona che non ne vuole più mezza? Chi glielo fa fare di spendere dei soldi? Qui si rischia grosso, molto grosso….
Il Bologna (calcio): vedi sopra sul rischio. Ma sembrano aver trovato una quadra. Ora, cred oche rispetto a bisoli non sia cambiato tanto, credo solo che sia girato un po’ il culo.
Bologna (città): Non lo so, ma io ogni giorno che passa mi sembra sempre più una città morta. Morta di stenti, morta di inedia o, forse, di noia. Nel periodo Bryantesco lo dicevo: a Bologna manca quella scintilla di entusiasmo che possa risollevarci. Invece nulla, il piattume più totale. Nell’economia, nella politica (qui si sta a parlare sempre delle stesse cose ma non si fa mai nulla), nelle persone che ogni giorno di più vedo coltivare il proprio orticello e basta. Sinceramente, la cosa mi preoccupa sempre di più.
La mia parrocchia: Sento in giro alcune notizie che mi fanno rabbrividire. Lasciare andare valenti collaboratori per dare retta a gente che non ne ha una mezza idea o a vecchi 80enni rincoglioniti che con idee da inizio novecento vogliono mettere il becco in tutto. Ah, ma arriva che prima o poi mi scende la catena….
La situazione politica (ed economica). Davide Brunini mi è testimone: appena Silvio ha vinto le ultime elezioni, la prima cosa che gli ho scritto è stata: ora facciamo la fine dell’Argentina. Sono passati pochi anni e siamo sul punto del non ritorno, sul baratro.
Sia chiaro: credo che sia stata una cosa abbastanza normale: noi siamo come quei bambini che fanno del gran casino, si menano, urlano fra di loro. La mamma gentile comincia a dire di fare piano, di calmarsi ma nulla, si continua fra tirate di capelli, urla, strilli. La situazione va avanti finchè alla mamma poi non girano i maroni e ti stecca…. Ora, noi paese Italia incuranti degli avvisi dell’Europa, abbiamo passato i nostri anni a litigare, a pensare a delle cagate, a non fare nulla. Ce ne siamo fregati di quello che ci dicevano. Finchè non si sono rotti le palle ed è arrivato lo schiaffo … e pure forte! Ed ora? Ed ora DOBBIAMO fare ciò che per pigrizia ma soprattutto per mancanza di coraggio, non abbiamo fatto prima. E ci aspettano credo lacrime e sangue. Abbiamo vissuto una vita sopra le nostre possibilità e tutti, soprattutto alcuni, hanno goduto di privilegi che alla fine non riusciamo a sostenere. E adesso? Ben venga Monti, a mio parere. E’ un economista rispettato in tutto il mondo finanziario, sa quello di cui si sta parlando. E gli altri? Mandiamoli tutti a sbadilare! Anche in questi momenti si fanno notare per la loro piccolezza e per le loro lotte di quartiere, anzi di condominio! Esempio? Silvio che dice “va bene Monti, ma io ci metterei Dini!” (Dini? Ma stai scherzando? Già nel 95 era bollito!). Il Pdl che litiga per avere per un attimo il culo sul burro e per capire quali saranno i valori dopo la dipartita politica del Sig. B, la Lega che dice elezioni subito… Ci avete pensato perché? Semplice: andare avanti per 3-4 mesi senza governo, sarebbe non drammatico, DEFINITIVO il fallimento dell’Italia. Chi ci guadagnerebbe? Chi vuole staccarsi dall’Italia e creare uno stato nuovo…. Una secessione senza colpo ferire…
Il Pd che dà l’ok per il governo tecnico in modo da prendere tempo per trovare qualcuno che possa essere votabile alle elezioni… e l’Italia dei valori che finalmente si scopre cos’è realmente: un partito di famiglia, ovvero la base pensa una cosa, Di Pietro se ne frega e vuole il voto con questo sistema elettorale per poter inserire tutti i suoi (e il figlio) sfruttando questo momento di casino generale.
Insomma: se ci vogliamo salvare credo che l’unica speranza sia un governo tecnico che stabilizzi un po’ la rotta sapendo che realmente ci saranno tanti, troppi sacrifici da fare: l’unica speranza è che per almeno una volta i sacrifici siano per TUTTI e non solo per i soliti che comunque in questi anni hanno già pagato…

Oh, ho spurgato!!! Ma che futuro che mi attende… E’ per questo che mi voglio tenere tutte per me le cose che mi fanno piacere: anche in questi giorni ce ne sono! La mia famiglia, i miei mici, un’amica che sembra stia “diventando grande”, le persone che dimostrano di essere amiche e non lo dicono soltanto, il mio basket, le cose che mi fanno ridere: e da qui ricominciare la scalata che porta al Natale! Forza!


PS: Oggi è l’11/11/11… e chi se ne frega?

1 commento:

  1. Anche io, mesi fa scrissi uno status su Facebook :"Tutti in ferie, a spendere e comprare telefonini...vedrete che tra sei mesi avremo ben altri problemi".
    Ma se dici così tutti ti rispondono che sei un pessimista, che è a causa delle persone come te che l'Italia non cresce.
    Già ,perchè parlare di risparmio e di previdenza verso un futuro preoccupante non va di moda: bisogna sempre dare l'impressione di essere ciò che non si è , di avere quello che tutti desiderano anche se per ottenerlo hai dovuto mettere un pacco di cambiali sopra al comodino.
    Se così vogliono, così sia.
    Personalmente, ho promesso a me stesso che, dopo un tale accanimento da parte degli italiani nel perseguire le idee di un delinquente pagliaccio, se dovesse verificarsi il tanto temuto default Davide farà le valigie e guarderà il Paese affondare da un altro Stato.
    Può suonare anti-patriottico, ma in fondo col patriottismo ci hanno dato ad intendere delle fregnacce tali che non possiamo sprecare la nostra vita a coltivare degli ideali da mettere poi in mano di sanguisughe.

    D.R.

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