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mercoledì 12 gennaio 2011

La situazione Fiat...

Oggi, cerco di spiegare brevemente la situazione della Fiat e del referendum sul nuovo accordo.
Visto che ne avevo già parlato ed espresso la mia idea quando ci fu il problema medesimo a Pomigliano, oggi la spiego modificando una vecchia barzelletta che però credo sia esplicativa...

A Mirafiori, un giorno di sole, un caldo infernale.
Tre uomini in nero entrano nello stabilimento Fiat, caldo e umido, con il tetto in eternit e lamiera, trascinando un altro operaio magro e fragile per le braccia.
Lì dentro Marchionne, un Amministratore Delegato enorme, bruttissimo, sudato, puzzolente, con uno pulloverino orrendo, si stava pulendo le unghie con una Mont Blanc appena usata per firmare l’accordo con Cisl e Uil.
Uno degli uomini dice:
- Marchionne, il capo ha detto di dirti di metterlo in culo a questo qui. Dice che è per insegnargli che si debbono firmare gli accordi e di smettere di fare campagne con la gente del villaggio, ehm, dello stabilimento!
La vittima grida disperata e implora perdono.
Ma Marchionne se ne frega e risponde:
- Sbattilo lì nell’angolo! Fra poco me ne occupo...
Quando l’altro se ne va il povero ragazzo comincia a dire:
- Signor Marchionne, per pietà, mi lasci andare via! Voterò a favore dell’accordo, lo dirò a tutti, la scongiuro!!!
Marchionne gli risponde bruscamente:
- Taci e stai buono lì!
Cinque minuti dopo entrano altri due uomini trascinando un altro operaio:
- Il capo ha detto di dirti di tagliargli le mani e cavargli gli occhi. Dice che è per insegnargli che deve votare a favore del nuovo contratto e che non guardi negli affari nostri! In più è pure torinista! Marchionne, con voce grave:
- Lascialo lì che me ne occupo fra un po’...
Passano altri cinque minuti e arrivano due uomini trascinando un altro poveretto:
- Marchionne, il capo ha detto di tagliare via il pisello a questo qui così imparerà a farsi i cazzi suoi e non si intrometterà più negli affari della Fiat. Ah, ha detto anche che devi tagliargli la lingua così la smetterà di parlare contro di noi!
Marchionne, con voce sempre più grave:
- Mettilo lì nell’angolo con gli altri, fra un attimo me ne occupo io!
Il primo operaio consegnato a Marchionne dice allora, con voce estremamente cortese:
- Dottor Marchionne... con tutto rispetto... solo per evitare confusioni, io sono quello che lo prende in culo, ok?

Sinceramente io non so cosa farei se fossi un operaio della fiat.
Votando a favore dell’accordo, si sancisce l’inizio del diritto del datore di lavoro di chiederti qualsiasi cosa, anche 12 ore di lavoro o la diminuzione dello stipendio (anzi, visto che ci siamo, pagami tu per venire in fabbrica: ti riempio le tue giornate dalla noia e dall’ozio, cosa vuoi di più?). Tanto se dici di no io ti ricatto e ti dico che me ne vado e ti lascio con le pezze al culo.
Ma d’altronde se voto no, questi se ne vanno e mi lasciano con le pezze al culo, tanto lo Stato stavolta nulla farà per evitare ciò, neanche di andargli a richiedere indietro i soldi che per 60 anni gli abbiamo dato come paese Itali a per produrre macchine come la Duna…
Quindi massima solidarietà per questi poveri operai, davvero… Che il Signore li aiuti sul serio…
Temo davvero che questa situazione possa degenerare: questo riguarda ora la Fiat, poi tutti gli altri. E quando si è disperati, il rischio che qualche matto si alzi per vendicarsi, purtroppo c’è sempre. E questo è un rischio che, purtroppo, è sempre più concreto.

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